AUTUNNO
Il cielo ride un suo riso turchino
benché senta l’inverno ormai vicino.
Il bosco scherza con le foglie gialle
benché l’inverno senta ormai alle spalle.
Ciancia il ruscel col rispecchiato cielo,
benché senta nell’onda il primo gelo.
é sorto a piè di un pioppo ossuto e lungo
un fiore strano, un fiore a ombrello, un fungo
Marino Moretti
Piove piove dappertutto
Cielo grigio. Tempo brutto.
Piove, piove dappertutto.
Fan la doccia i fiorellini
nelle aiuole dei giardini
e, nell’orto, il seminato
beve l’acqua d’un sol fiato.
Io, se piove, non mi cruccio
vado a spasso col cappuccio.
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Autunno
Il gatto rincorre le foglie
secche sul marciapiede.
Le contende (vive le crede)
alla scopa che le raccoglie.
Quelle che da rami alti
scendono rosse e gialle
sono certo farfalle
che sfidano i suoi salti.
La lenta morte dell’anno
non è per lui che un bel gioco,
e per gli uomini che ne fanno
al tramonto un lieto fuoco.
G. Rodari
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AUTUNNO
Quando la terra
comincia a dormire
sotto una coperta
di foglie leggere,
quando gli uccelli
non cantano niente.
Quando di ombrelli
fiorisce la gente,
quando si sente
tossire qualcuno,
quando un bambino
diventa un alunno.
Ecco l’autunno!
di Roberto Piumini
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L’uva e il vino
Mangia l’uva caro bambino
ma, dammi retta, non bere il vino!
Solo gli adulti ne posson bere
e, se han giudizio, solo un bicchiere.
-Sai?- dice l’uva- L’uom mi calpesta,
ma gli faccio girar la testa.
G.Terenzi
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Uva bianca, uva nera
Questa è la tiritera
dell’uva bianca e nera
dell’uva sopraffina
che fa venire l’acquolina.
Questa è la filastrocca
dell’uva prelibata
che si scioglie in bocca
come una marmellata.
Questa è la cantilena
dell’uva saporita
che fa la pancia piena
e più dolce la vita.
(da”Enciclopedia deiRagazzi”,Mondadori)
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FUNGO
Dentro al grande bosco c’è un fungo modello
quando piove funziona da ombrello
quando c’è il sole che brucia le piante
dà un frescolino così riposante
Dicono i grilli e le formiche tra loro:
“Compare fungo sei proprio un tesoro!”
E lui risponde modesto:”MA no, no,
ognuno a questo mondo fa quello che può!”
C.Kubler “Giorni d’autunno”, Bergamo, Atlas
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La filastrocca del vino
Dalla pergola nasce l’ uva:
prima è acerba,poi matura.
La raccoglie il contadino
E la schiaccia dentro al tino
Bolle il mosto giorno e notte,
Poi finisce nella botte.
Nella botte si riposa
Finche’ è un vino e color rosa
Dopo tante settimane va riempire la damigiana
Fonte WEB
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Cadon le foglie
Cadon le foglie, come farfalle:
ve n’è di rosse, ve n’è di gialle,
volteggiano un momento
e partono col vento.
E la povera pianta, là, nell’aria,
rabbrividisce nuda e solitaria
da “Raccogli idee” ed. Tresei scuola
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AUTUNNO
E’ l’ autunno su in montagna,
già matura è la castagna,
esce fuori dal suo riccio per vedere
chi ci sta. Chi ci sta?
“Sono il fungo,eccomi quà!
Proprio dietro a quel castagno
dove fa la tela il ragno
la marmotta impellicciata
è già mezza addormentata,
c’è un cartello…
Non voglio essere disturbata!
E’ proprio l’ autunno che vien nel bosco,
tra tutte le cose io la riconosco.
Scuola infanzia “Musile di Piave
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IL TEMPORALE
Che succede?Or è un momento
calma e gaia era la terra;
e di colpo….pioggia, vento,
lampi e tuoni in ciel fan guerra….
Son scomparsi gli uccellini,
treman l’erbe e i fiorellini,
e le piante….oh, che pietà,
par si spezzino a metà.
A POZZI
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DOPO LA PIOGGIA
Dopo la pioggia vien il sereno,
brilla in cielo l’ arcobaleno:
è come un ponte imbandierato
e il sole vi passa, festeggiato.
E’ bello guardare a naso in su
le sue bandiere rosse e blu.
Però lo si vede- questo è male-
soltanto dopo il temporale.
Non sarebbe più conveniente
il temporale non farlo per niente?
un arcobaleno senza tempesta,
questa sì che sarebbe una festa.
Sarebbe una festa per tutta la tera
fare la pace prima della guerra
G.Rodari
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L’RCOBALENO
Finito è il temporale.
E’ venuto il sereno,
e, lungo il cielo, sale
gai l’ arcobaeno,
Nitid, belli e nuovi
sette coor vi trovi
Ci trovi, senza fallo,rosso, arancione, e giallo.
, sol che guardi in su,
ci trovi il verde e il blu.
C’E’ l’ indaco, e in fondo,
la tinta delle viole,
Oh, come bello il mondo,
quando rsplende il sole
(da IL TESORO,Utel)
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Autunno
L’autunno e’ arrivato
e tutto quantoha trasformato:
prati,foglie, frutti e fiori
hanno cambiato i colori.
Mentre cadono le foglie
lo scoiattolo raccoglie
con le zampe piccoline
ghiande, noci e noccoline.
Poi prepara,un po’ curioso,
il giaciglio del riposo
e aspetterà da mattino a sera
che ritorni la primavera……
(Segui il filo…Agnese Marchegiani)
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La castagna
La castagna rotondetta
nella teglia buchettata
danza, salta, piroetta,
con la bocca spalancata.
Fa versacci a più non posso
perché il fuoco ch’è vicino,
che le arriva quasi addosso,
la solletica un pochino.
Le s’inchina la testina,
ed il cuore le si dora
come un cuor di pratolina.
L’aria, intorno, odora, odora.
E. Gerin
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La castagna
C’è un frutto rotondetto
di farina ne ha un sacchetto,
se la mangi non si lagna
questo frutto è la castagna.
La castagna in acqua cotta,
prende il nome di ballotta.
Arrostita e profumata,
prende il nome di bruciata.
Se la macino è farina:
dolce,fine,leggerina;
se la impasto che ne faccio?
un fragante castegnaccio
(Anonimo)
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LA CASTAGNA
E’ bella la castagna;
è liscia e ben vestita;
è un frutto di montagna,
è dolce e saporita
Se vien dalla pignatta
col nome di ballotta,
se vien dal paiolo
col nome di mondina,
se vien dalla padella col nome di bruciata,
la castagna bella
è subito mangiata
(Renato Colleri)
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La castagna
di Rosalia Calleri
È bella lo castagna,
è liscia e ben vestita,.
è un frutto di montagna,
è dolce e saporita.
Se vien dalla padella
col nome di bruciata,
lo castagnetta bella
è subito sbucciata.
Se vien dalla pignatta
col nome di ballotta,
per tutti i denti è fatta,
perché nell’acqua è cotta.
Se vien dal paiolo
col nome di mondina,
va giù come di volo,
ché tutta si sfarina.
Se vien dal seccatoio,
si serba per l’annata:
e con piacer l’ingoio
che sembra zuccherata.
Insomma in cento modi
si mangia lo castagna,
cantiamo pur le lodi
del frutto di montagna.
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LE FOGLIE
ma dove andate,
povere foglie gialle,
come tante farfalle spensierate?
Venite da lontano o da vicino?
da un bosco o daun giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso che vi porta via?
(Trilussa)
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Albero autunnale
Già matura
la foglia pel sereno suo distacco
discende
nel cielo sempre verde dello stagno.
Nel calmolanguore della fine, l’autunno s’immedesima.
Dolcissima
la foglia s’abbandona al puro gelo.
Sott’acqua
con incessanti foglie va l’albero al suo dio.
(J. Guillen Orfeo)
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IL fungo
Il cielo ride un suo riso turchino,
benchè senta l’inverno ormai vicino;
il bosco scherza con le foglie gialle,
benchè l’inverno senta già alle spalle;
ciancia il ruscel col rispecchiato cielo
benchè senta nell’onda il primo gelo
e sorto è appiè d’un pioppo ossuto e lungo
un fiore strano, un fiore a ombrello: un fungo
Marino Moretti
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L’autunno
Biondo autunno, che ci porti?
Uva, fichi, noci a staia,
e granturco in mezzo all’aia.
Pioggia e vento alle montagne
mucchi, al fuoco, di castagne.
(Romana Rompato)
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Foglie rosse, foglie gialle
Foglie rosse, foglie gialle,
volan via come farfalle:
resta nudo l’alberello,
piange un poco e si dispera.
“Ma verrà la primavera!”
lo conforta l’uccellino.
“Fiori e nidi tu riavrai
e in letizia canterai!”
(G. Gasparini)
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Autunno
L’autunno comincia il suo gioco
dipinge le foglie di croco,
le indora;
se sbaglia le strappa,
le dona al vento che scappa.
Accende l’ultimo lampo,
saluta chi semina il campo,
la rondine che trasvola,
i bimbi che tornano a scuola.
Ma, a un tratto… dov’è la sua gioia?
L’autunno fa il broncio,
si annoia,
piagnuco la pioggerellina
monotona e fina fina.
(D. Rebucci)
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La filastrocca delle frutta
Gira, gira,
s’arrivasse
nel paese delle frutta che,
si dice, ha una stagione!
E ci fosse proprio tutta,pera, fragola, popone,
quella bella frutta sana,
melarancia, melagrana,
quella bella frutta fina,
l’albicocca, la susina,
quella bella frutta aspretta,
uva spina, nespoletta,
giuggioletta di montagna;
e il marrone, e la castagna;
e, tra i pampini a corona,
l’uva buona!
E ci fosser le nocciole
e le mele lazzerole
con le noci tutte quante
tutte insieme sulle piante,
tutte insieme nel corbello;
ce ne fossero mai tante
da giocarci a rimbalzello,
da poterne regalare,
da poterne dare a tutti
da poterne (che allegria!)
far razzia!
(Térésah)
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Le castagne
Le castagne, sgusciate
fuori dagli acuti ricci,
son dagli alberi arsicci
quasi tutte cascate.
Son cascate di quando
in quando al suolo nero
con un tonfo leggero,
con un murmure blando;
son tornate monde
alla lor terra bruna
e liete, perchè ognuna
il suo bene nasconde.
Ognuna sa che un giorno
sarà, per una cena,
quello che è il pane, appena
vien levato dal forno,
e mammine e figlioli
sogna affamati e chini,
ed ombre di camini
e fumo di paioli.
(M. Moretti)
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L’ estate se ne va
senza fare rumore
e impigliati tra i rami
lascia pezzi di sole.
Foglie rosse,gialle,brune
foglie d’ oro e di fuoco.
Poi l’ albero
ha un brivido di freddo.
Ha sentito l’ autunno
(FRANCOISE BOBE)
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Autunno
Guardo fuori e sei arrivato,
come ogni anno sei tornato
il tempo passa passa il tempo,
sole, pioggia in un momento,
ma rimane un assaggino
dell’ estate…… a San Martino
A SANTI 2010 ED. del Borgo
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Mazzolino di foglie
Foglie secche lungo la via
sotto le scarpe far melodia,
volan leggere se l vento le toglie
mille coriandoli fatti di foglie
Un mazzolino ne ho conservate
per colorare le fredde giornate
A SANTI 2010 ED. del Borgo
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Poesie in bottiglie
Vola vola fogliolina
io ti prendo cara piccina,corro corro e tu scappi via
fatti prendere amica mia,
ora ti porto nella bottiglia
dormirai con la tua famiglia
A SANTI 2010 ED. del Borgo
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L’autunno
Quando la terra
comincia a dormire
sotto una coperta di foglie leggere,
quando gli uccelli non cantano niente.
Quando di ombrelli fiorisce la gente,
quando si sente tossire qualcuno,
quando un bambino diventa un alunno.
Ecco l’autunno.
R. PIUMINI
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Autunno
Cosa succede in questo bosco?
lì c’è un cappello , lo riconosco,
ora è sparito ma sono sicura,
c’era un omino in miniatura.
Eccolo, ascolta ,lo senti scappare,
ridere, correre e ruzzolare.
“Gnomo ti ho visto,non fare il furbino,
vieni e giochiamo insieme un pochino…”
Niente da fare, non mi risponde,
sotto i funghetti ,lo so si nasconde
e da quel ramo, sotto una foglia
un altro gnomo di ridere ha voglia.
Ecco, sul capo mi cadon due ghiande
poi una pigna e una castagna.
e da quel buco sull’albero grande
un altro gnomo lancia acqua e mi bagna.
Oh, che tipetti svelti e curiosi
sono sti gnomi così dispettosi!
Da dietro un sasso , sbuca piccino
un altro gnomo e mi fa l’occhiolino.
“Vieni ti prego, fatti guardare “.
ma quello ride e si mette a scappare.
Aghi di pino mi cadono addosso,
schizzi di fango dall’orlo di un fosso,
corteccia d’albero appena staccata
sulla mia testa già tutta arruffata.
Senti che ridono, i birichini
sembrano proprio tanti bambini.
Ora su un tronco mi fanno trovare
frutti di bosco, per farsi perdonare,
fragole , more, mirtilli ,lamponi ,
ma che carini, sti gnomi birboni!
Testo A. Turchetti la Filastrocchiera Ill. James Browne
Motivo autunnale
Soffia sui campi la tramontana;
gli alberi scuote.
e dai rami inariditi
stacca le morte foglie.
Il vento le sparge,
lontano per i campi:
restan sol i neri fusti
che tristi agitano i rami spogli.
(P. Javorov)
Nebbia
Che nebbione,stamattina!
E’ sparito il campanile
che saliva verso il cielo.
Stan sugli orli delle strade
case grigie,senza forma:
la città sembra che dorma.
Ombre frettolose e rade
se ne vanno imbacuccate
lungo i muri rattristati,
perché il sole non li scalda.
Poche macchine per via
romban piano, i fari accesi.
Vanno i tram,scampanellando
tra quei veli cinerini
che nell’aria stan sospesi.
E le piante mute e spoglie
sono ancora in doppia fila
lungo i viali? O son fuggite
a riprendersi le foglie
in gran mucchi rastrellate?
E l’antenne sopra i tetti
si son forse distaccate
dai legami con la terra
per poter dormire un poco?
Nel nebbione, stamattina,
tutto può sembrare un gioco
misterioso.
(B. Paltrinieri)
La prima pioggia
Scendon le gocce della prima pioggia
che sui selciati ancor timida batte,
mentre settembre lietamente sfoggia
l’ardore delle sue bacche scarlatte.
E le foglie chiacchierine
parlano dell’autunno che ritorna
e che sotto la pioggia fine fine
di pampini e di bacche agile s’adorna.
(M. Moretti)
Bosco d’autunno
Ha messo chiome il bosco d’autunno.
Vi dominano buio, sogno e quiete.
Né scoiattoli, né civette o picchi
lo destano dal sogno.
E il sole pei sentieri dell’autunno
entrando dentro quando cala il giorno
si guarda intorno bieco con timore
cercando in esso trappole nascoste.
(B. Pasternak)
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